L’OSCURITA’ NEI MARI E LE ONDE INTERNE

Utilizzando la tecnologia odierna, è possibile ottenere informazioni sulla struttura geografica degli oceani, sulle caratteristiche degli esseri viventi che li popolano, sulla loro salinità, sulla quantità d’acqua che contengono, o ancora sulla loro superficie e  profondità.

I moderni veicoli subacquei e gli speciali apparecchi svolgono un ruolo importante al fine di fornirci tutte queste informazioni.

In assenza di tali strumenti, sarebbe praticamente impossibile per l’essere umano immergersi nei mari e scendere oltre i 70 metri di profondità.

È per questo che gli scienziati hanno potuto acquisire informazioni dettagliate sugli oceani soli in tempi molto recenti.

Un versetto del Corano riguardante i mari recita:

 

Oppure [le loro opere sono paragonabili] a tenebre di un mare profondo, le onde lo coprono, [onde] al di sopra delle quali si ergono [altre] onde, sulle quali vi sono le nuvole. [Ammassi di] tenebre le une sulle altre, dove l'uomo che stende la mano quasi non può vederla. Per colui cui Allah non ha dato la luce, non c'è alcuna luce. (Sura an-Nur: 40)

Questo versetto attira la nostra attenzione sul fatto che, oltre alle onde presenti sulla superficie dei mari e degli oceani, vi è anche un altro tipo di onde che agisce sott'acqua.

 

Solo di recente gli scienziati hanno scoperto l'esistenza di queste onde interne con diverse densità, tra gli strati dell’acqua dei mari profondi.

Le onde interne sono invisibili all'occhio umano, anche se possono essere identificate attraverso l’esaminazione delle variazioni di temperatura e salinità in particolari profondità.

Per un essere umano sarebbe impossibile, in assenza dei moderni mezzi tecnologici e delle moderne attrezzature, venire a conoscenza di questi moti ondosi che avvengono sott’acqua.

Eppure nel Corano, rivelato quattordici secoli fa, Dio Onnipotente parlò di queste onde interne presenti nelle profondità degli oceani.

Il fatto che questa informazione fu citata in un versetto coranico, in un'epoca in cui la gente non aveva alcuna possibilità di immergersi sotto gli oceani per eseguire delle ricerche, dimostra ancora una volta in modo chiaro,  che il Corano è la parola di Dio.
Consideriamo ora l’ordine delle parole presenti nel versetto: fanno riferimento prima al buio negli oceani, poi alle loro onde interne, poi al rumore delle onde sulla superficie e infine, alle nuvole sospese sopra di essi.

Il punto che necessita di particolare attenzione è che c'è "oscurità" al di sotto di tutte le onde.

Infatti, le odierne ricerche eseguite impiegando la tecnologia moderna hanno dimostrato che la luce non può penetrare oltre i 200 metri circa al di sotto della superficie, e che dopo i 1000 metri, prevale un buio assoluto.

Tuttavia, in assenza di apparecchiature subacquee avanzate è impossibile per  l’essere umano scendere in profondità, effettuare osservazioni, e scoprire che l'acqua diventa sempre più scura.

 

Fino a una profondità di 70 metri, cioè la profondità massima che una persona può raggiungere senza attrezzature e apparati tecnologici, c'è ancora luce. Non c’è il buio a quella profondità.

Per le persone era quindi impossibile nel 7° secolo, quando fu rivelato Corano, immergersi senza bombole gas e  speciali apparecchi e scoprire il buio degli oceani.

Il fatto che il buio dei mari e degli oceani è rivelato nel Corano, è un altro dei suoi miracoli scientifici.